RIUNIONE KREFELD - Sabato 6 Gennaio 2007
/ Ewald Frank
Lode e ringraziamento siano al Signore nostro Dio per la Sua grazia e fedeltà. Noi diamo il benvenuto ad ognuno di voi nel prezioso nome del nostro caro Signore e Salvatore. Vedo che oggi abbiamo visite, e vorrei che ognuno si sentisse a casa, da ogni popolo, da ogni lingua e nazione. Abbiamo pure i saluti da molti fratelli da tutto il mondo, il fratello Graf ha telefonato, egli manda i saluti. I fratelli e le sorelle sono uniti con noi nell’amore di Dio. Abbiamo saluti da Nairobi, da Keptown, da Joannesburg, da Kolvesi, da Liberville, abbiamo realmente saluti da vicino e da lontano, da ogni posto. I fratelli e le sorelle sono uniti con noi nello Spirito e ascoltano la santa Parola di Dio. Vorrei chiedere, chi è qui oggi per la prima volta? Per favore alzatevi in piedi, chi è qui oggi per la prima volta? Si, voi due rimanete in piedi, qui abbiamo un fratello originario dalla Nigeria, oggi per la prima volta in mezzo a noi. Dio gli ha dato un sogno, gli ha dato delle istruzioni, e oggi egli è qui. Egli sta in Germania, Dio ti benedica in mezzo a noi. Dopo abbiamo là tre fratelli e una sorella, Dio vi benedica in mezzo a noi. Poi abbiamo là alcuni fratelli, e qui abbiamo ancora un fratello, Dio ti benedica in mezzo a noi.
Dunque, poi abbiamo il fratello e la sorella Vaghna in mezzo a noi, rimanete un attimo in piedi. Dal lontano sud del Cile fino al nord del Perù, loro hanno viaggiato 36 ore in autobus, cambiando autobus e ancora autobus per essere battezzati biblicamente nel nome del Signore Gesù Cristo. Prezioso fratello e preziosa sorella, io non dimenticherò pure quel giorno allo Sharaton Hotel in Lima. Il Signore Dio possa benedirvi. Molto bello, è bello che potete essere qui oggi. Dio vi benedica. Amen. È proprio meraviglioso che Dio chiama fuori i suoi da ogni popolo, lingua e nazione. Anche il fratello Valstrum manda i saluti, io dimentico sempre qualcuno di quelli che hanno telefonato. Il fratello Docton Bie saluta, io sono rimasto sopraffatto, egli naturalmente ha una delle più grandi assemblee in Kolvesi, nella Repubblica del Congo! Ed egli ha detto, fratello Frank, la sera di fine anno noi eravamo sulle nostre ginocchia con più di 2.000 fratelli e sorelle, eravamo sulle nostre ginocchia ed abbiamo ricordato te e l’opera di Dio. Questi sono fratelli che sono stati toccati dalla Parola, e che gridano a Dio affinché Egli possa avere la sua via con il Suo popolo. Per me è una bella notizia, poiché in Africa, sin dall’inizio degli anni ’70 ho potuto predicare la meravigliosa Parola, e così vediamo che il frutto è di migliaia e migliaia che hanno dedicato la loro vita al Signore.
Naturalmente voi l’avete letto nell’ultima lettera circolare, se tra i 15.000 e i 16.000 sono radunati in uno stadio dove tutti credono biblicamente, dove tutti sono battezzati biblicamente e in cui tutti ricevono il messaggio divino, allora si può dire coscienziosamente che la Parola non ritorna a vuoto, ma compie ciò per cui è stata mandata. Io guardo pure indietro ad un anno veramente benedetto, 115 volte sono salito e sceso con l’aereo, esattamente 115 volte, partendo e atterrando di nuovo. Viaggiando in tutto il mondo per predicare la meravigliosa Parola di Dio. Abbiamo potuto usare persino il mese di dicembre. Il primo fine settimana qui, il secondo fine settimana in Inghilterra, il terzo in Francia, il quarto a Zurigo, così noi recuperiamo realmente il tempo e portiamo la Parola del Signore.
In questo giorno, in questo primo giorno dell’anno, vorrei ringraziare ognuno di voi che sostenete l’opera di Dio nelle vostre preghiere, e fino ad ora abbiamo potuto pagare pure tutte le fatture ed è persino rimasto qualcosa. Il Signore Dio possa continuare a benedirvi dalle ricchezze della Sua grazia. Naturalmente abbiamo diverse lingue in cui la Parola è stampata, in cui è spedita. Noi stampiamo e spediamo, credo, in quante lingue? Otto o più lingue, da questo luogo, e nuove lingue sono sempre aggiunte. Specialmente per tutti i nostri fratelli di lingua Francese, abbiamo delle buone notizie, abbiamo i primi opuscoli che abbiamo potuto stampare a Krefeld. Ed ora abbiamo due opuscoli per voi, tutti voi fratelli di lingua Francese. Abbiamo pronti: «Domande e Risposte», e anche la Lettera Circolare del Dicembre 2006. Siamo felici che a Bruxell il nostro fratello Tati ha potuto fare la traduzione in pochi giorni, e il fratello Daniel o chiunque sia stato, la nostra sorella Giannina, hanno fatto una correzione alla bozza affinché possiamo avere una buona grammatica; e noi siamo felici al riguardo, che possiamo servire il popolo di Dio. Tutti i fratelli e le sorelle di lingua Francese possono prendere le loro copie dalla sorella Cristina nell’ufficio spedizioni, affinché possiamo sapere chi l’ha già ricevuto e a chi deve essere ancora mandato.
Siamo così riconoscenti a Dio per tutte queste meravigliose possibilità, e anche la considerazione qui: se si leggono tutte queste e-mail, come Dio si è preso cura che in tutto il mondo possiamo essere ascoltati ora, e la lingua Inglese è naturalmente la lingua principale a livello mondiale, specialmente nell’ambito religioso. Se dopo si riceve un messaggio dal Nord dell’India: «In questo luogo possiamo ascoltare e vedere ogni cosa in maniera ottima, e abbiamo parte nelle riunioni mensili. Ci raduniamo insieme come fratelli nel ministero, e nei giorni scorsi abbiamo potuto battezzare biblicamente quarantotto persone.» È così bello che Dio chiama da ogni posto, Egli chiama fuori e benedice. Dopo abbiamo in mezzo a noi il nostro fratello Daniel dalla Romania, e lì ci sono sedici città che sono collegate stasera e anche domani mattina, che possono ascoltare e testimoniare ogni cosa, questa è grazia. Dopo, il fratello Manfred manda i saluti da Santiago del Cile, dappertutto, come già detto, io dimentico sempre le numerose telefonate, e spero che nessuno sia arrabbiato con me a causa di quello.
Fratelli e sorelle, noi ci raduniamo per ascoltare la Parola di Dio, non per avere un intrattenimento religioso, ma per ascoltare la Parola di Dio nell’originale. E noi sappiamo, il fratello Russ ha letto la Parola esatta, che alla fine dei giorni verranno sulla scena gli schernitori e cammineranno secondo le loro concupiscenze. Dicendo e insegnando ciò che piace loro, persone sedotte e che seducono altri. Tuttavia, nella stessa maniera la Parola di Dio rimane nell’originale. La parte triste è soltanto che nel verso 11 dice, Giuda naturalmente ha un solo capitolo, nel verso 11 dice: «Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si son gettati nei traviamenti di Balaam, e son periti per la ribellione di Core.» Nel verso 12: «Costoro son delle macchie nelle vostre agapi quando banchettano con voi senza ritegno.» Lì devo semplicemente dire che non banchettano da tempo, ma banchettavano; essi sono usciti di mezzo a noi perché non erano dei nostri. E tutti quelli che sono rimasti possono sapere di essere proprietà di Dio.
Noi abbiamo realmente un grande compito, probabilmente il più grande compito che ci sia stato sulla terra. Da un lato dobbiamo portare correzione, il che esiste in ogni chiesa e denominazione, in tutte le dottrine che non sono bibliche, e dopo si aggiunge a ciò, che nel messaggio ci sono svariate interpretazioni che girano intorno, che qualche volta ci si potrebbe mettere la testa tra le mani e dire: è questo umanamente possibile? Vorrei proprio brevemente, per questo soggetto, vorrei leggere una citazione da un sermone del fratello Branham che egli ha predicato il 17 marzo 1963, l’introduzione ai Sette Suggelli, è nel sermone dal titolo: «Dio nascosto e rivelato nella semplicità,» 17 marzo 1963, ed io leggo questa citazione del fratello Branham per il fatto che i fratelli da questa citazione ne derivano il pensiero che non devono più ritornare alla Bibbia, ma devono dire soltanto questo e quello che ha detto il fratello Branham. Tuttavia, ascoltate attentamente cosa ha detto il fratello Branham: «Così ascoltate ogni parola, afferratela, e se la mettete su un nastro o qualsiasi altra cosa, allora rimanete proprio con quello che insegna il nastro. Non dite nulla, se non quello che dice il nastro.» Con questa affermazione, il fratello Branham voleva impedire che le persone mettessero le loro interpretazioni in quello che egli ha detto. Perciò: «Dite esattamente quello che dice il nastro.» Dopo continua: «Dite esattamente quello che dice il nastro. Ora noi comprendiamo molto riguardo a questo, perché viene frainteso.» E questo è solitamente così. Prima che Dio apra il nostro intendimento per qualcosa, nel frattempo, il nemico usa il tempo per dare fraintendimenti e fuorviare le persone.
Dunque, non interpretare ma ascoltare la Parola di Dio e averla rivelata. Ancora una citazione: «E siate certi di dire solo quello che dicono i nastri, non dite qualcos’altro. Io non dico questo da me, è Lui che lo dice. Così tante volte la confusione, persone si leveranno e diranno, “Ebbene, il tal dei tali ha detto questo e quello e significa così e così. Qui l’abbiamo, sono persone che dicono semplicemente: “Questo e quello significano questo e quello”.» E il fratello Branham voleva impedire che questo venisse fatto. Ancora una dichiarazione: «Proprio nel modo in cui lo dice la Bibbia, quello è il modo in cui lo vogliamo.» Questa dichiarazione essi non la leggono: «Dite solo: “Proprio nel modo in cui lo dice la Bibbia, quello è il modo in cui lo vogliamo. Non mettete le vostre proprie interpretazioni, Egli è l’interprete di Sé stesso, Dio fa ciò che promette. Tutte le promesse di Dio sono si e amen.» Siccome un fratello ha detto qualcosa in merito ai sette tuoni, perciò vorrei leggere un’altra citazione, e questa dal sermone, dal secondo sermone, un momento, «Il passaggio dalle Sette Epoche della Chiesa ai Sette Suggelli.» Qui il fratello Branham dice, in riferimento ad Apocalisse 10: «Io vidi un altro Angelo potente scendere dal cielo avvolto in una nuvola e un arcobaleno sopra il Suo capo.» Secondo paragrafo: «Se notate quello è Cristo, poiché Egli nell’Antico Testamento era chiamato l’Angelo del Patto, ed ora Egli viene direttamente agli Ebrei, poiché la chiesa è compiuta. E la Sua faccia era come il sole, e i Suoi piedi come colonne di fuoco. Questo è Apocalisse 10, qui Egli viene direttamente agli Ebrei.»
Perché i fratelli mettono le loro interpretazioni in ciò, questo è proprio incomprensibile per me, proprio incomprensibile, che sia persino necessario dare le proprie interpretazioni. Noi l’abbiamo detto molte volte: Il Signore Dio vigila sulla Sua Parola, ed ogni promessa sfocia nell’adempimento, e l’adempimento è mostrato a noi qui nella Parola di Dio, anche in Apocalisse cap. 10. Quando il Signore quale Angelo del Patto discende, allora Egli metterà i Suoi piedi sulla terra e sul mare; e nel profeta Daniele l’Angelo poteva ancora alzare due mani, nel cap. 12, in Apocalisse Egli alza solo la mano destra, perché nella mano sinistra Egli ha il libro aperto, perché ciò accade dopo l’apertura dei Sette Suggelli. C’è bisogno di leggere soltanto la Sacra Scrittura e lasciarsi guidare dallo Spirito di Dio in ogni verità. E dopo, nessuno ha più bisogno di interpretare, ma come abbiamo detto molte volte, chiunque interpreta non ha rivelazione, chiunque ha la rivelazione non interpreta più, lì la luce è separata dalle tenebre.
Ora, al nostro tema di stasera, Dio ha fatto del continuo un patto, un patto con Noè, un patto con Abrahamo, un patto con il popolo d’Israele, un patto con la Chiesa del Nuovo Testamento. Egli ha cercato continuamente una relazione personale con l’uomo, e l’ha trovata. Egli ha fatto un patto, dando promesse, e noi possiamo essere realmente la Chiesa del Nuovo Patto. Quando il nostro Signore disse: «Questo è il nuovo Patto nel Mio sangue,» questo significa per noi che, tramite il sangue che è stato sparso sulla croce del Calvario, è entrato in vigore il Nuovo Patto, che noi siamo stati riconciliati con Dio, diventando proprietà di Dio, e quello che è scritto in Geremia 31, «Dopo quei giorni Io farò un nuovo patto con voi,» questo è realmente accaduto. Riguardo a questo soggetto vorrei leggere alcune Scritture, tuttavia, prima di farlo, leggiamo brevemente Efesini cap. 2, ed edifichiamo su ciò. Qui abbiamo la Parola di Dio, Efesini cap. 2, verso 20, una Parola ben nota a tutti noi. Efesini cap. 2, verso 20: «essendo stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. Ed in lui voi pure entrate a far parte dell'edificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito.» Abbiamo letto nella Parola d’introduzione che noi dovremmo ricordarci delle Parole che Dio ci ha annunziato, e noi vogliamo questo. Dio ha parlato attraverso gli apostoli e i profeti. Qui dice, edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti. In 1. Corinzi cap. 3, noi abbiamo il rapporto di Paolo, il quale poteva dire di essere un savio architetto e di avere posto il fondamento. Oggi abbiamo qui in mezzo a noi un fratello che ha una doppia laurea in Ingegneria Civile, egli ha una laurea. Paolo scrive qui, in 1. Corinzi cap. 3, dal verso 10: «Io, secondo la grazia di Dio che m'è stata data, come savio architetto, ho posto il fondamento; altri vi edifica sopra.»
Qui abbiamo un grande problema, se l’architetto, il quale conosce la pianta, conosce le misure, le dimensioni; se egli edificasse sopra, allora sarebbe tutto a posto. Certe volte ci sono pure operai inesperti in una costruzione, ma anche loro devono edificare secondo la pianta. Qui abbiamo un punto, fratelli e sorelle, «altri vi edifica sopra, ma badi ciascuno com'egli vi edifica sopra.» A cosa serve avere il miglior fondamento se poi le persone vi edificano sopra come piace loro. È giunto il tempo in cui noi dobbiamo ritornare al modello biblico, e questo il più presto possibile. Dio non vuole soltanto che noi poniamo il nuovo fondamento, Egli vuole che noi edifichiamo biblicamente sul fondamento che è stato posto, che ritorniamo realmente alla dottrina e alla pratica del Libro degli Atti, e che la Chiesa, in realtà possa essere alla fine come era al principio. Poiché, ascoltate, «alcuni edificano con argento, oro e pietre preziose; e gli altri con legno, fieno e paglia.» Si, e dopo egli parla del giorno del giudizio che proverà ogni cosa con il fuoco, per provare la composizione dei materiali. Dopo egli dice, nel verso 14: «Se l'opera che uno ha edificata sul fondamento sussiste, ei ne riceverà ricompensa.» Si, «se l'opera sua sarà arsa, ei ne avrà il danno.» Si, ma dopo sarà troppo tardi, questo danno non potrà essere più riparato, è troppo tardi. Fratelli e sorelle, preziosi amici, se noi in questo posto predichiamo la Parola di Dio in ogni verità, naturalmente affinché tutti noi siamo preparati per il Ritorno di Gesù Cristo nostro Signore, affinché la Chiesa diventi una Sposa Parola, senza alcuna interpretazione, sperimentando semplicemente la sua preparazione tramite la Sua grazia.
Nell’Antico Testamento, sotto Esdra e Neemia, i fratelli scoprirono il fondamento originale, ed essi edificarono secondo le stesse misure come fu edificato il primo tempio, e noi dobbiamo fare pure la stessa cosa nel nostro tempo. Prima di tutto edificare secondo lo stesso fondamento, ma edificare in tale maniera come ha detto la Sacra Scrittura. Riguardo a questo potremmo leggere numerose scritture, ma ora veniamo al soggetto che Dio ha fatto un patto, Egli ha fatto un contratto collegando gli uomini a Se, quelli che hanno creduto in Lui e che hanno confidato in Lui. In primo luogo, per questa descrizione, in Isaia 57, Isaia 57, qui abbiamo qualcosa di veramente prezioso, vale a dire che noi, in primo luogo dobbiamo preparare la via al Signore, rimovendo ogni cosa che è sulla via del Suo popolo, e dopo camminando avanti per fede insieme con il nostro Signore. Isaia 57, dal verso 14: «E si dirà: Acconciate, acconciate, preparate la via, togliete gli ostacoli dalla via del mio popolo! Poiché così parla Colui ch'è l'Alto, l'eccelso, che abita l'eternità, e che ha nome 'il Santo': Io dimoro nel luogo alto e santo, ma son con colui ch'è contrito ed umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore dei contriti.»
Anche stasera, fratelli e sorelle, anche stasera, certamente abbiamo qualcosa che possiamo portare al Signore, e gliela porteremo. Ed Egli sarà misericordioso e ravviverà. Ora, il verso 16, che mi ha parlato in modo particolare: «Poiché io non voglio contendere in perpetuo né serbar l'ira in eterno, affinché gli spiriti, le anime che io ho fatte, non vengano meno dinanzi a me.» Questo verso mi ha parlato in modo particolare, Dio non contenderà per sempre, Egli non sarà sempre adirato, Dio perdona, Egli perdona le trasgressioni e non si ricorda più dei peccati. Egli ha fatto un patto con noi, i nostri peccati sono stati perdonati per non ricordarli più. In Isaia 54, abbiamo qualcosa in relazione con il patto che Dio fece con Noè. Isaia 54, qui leggiamo dal verso 7: «Per un breve istante io ti ho abbandonata, ma con immensa compassione io ti raccoglierò. In un eccesso d'ira, ti ho per un momento nascosta la mia faccia, ma con un amore eterno io avrò pietà di te, dice l'Eterno, il tuo redentore.»
Fratelli e sorelle, anche noi qualche volta possiamo avere l’impressione che Dio si sia ritirato, che in qualche modo non sentiamo la Sua presenza, che Egli ci imputa qualcosa; ma dopo leggiamo per la nostra consolazione, nel verso 9: «Avverrà per me come delle acque di Noè; poiché, come giurai che le acque di Noè non si spanderebbero più sopra la terra, così io giuro di non più irritarmi contro di te, e di non minacciarti più. Quand'anche i monti s'allontanassero e i colli fossero rimossi, l'amor mio non s'allontanerà da te, né il mio patto di pace sarà rimosso, dice l'Eterno, che ha pietà di te.» Dio naturalmente non è venuto a noi come Giudice ma come Salvatore. Il nostro Signore dice, «Il Figlio dell’Uomo non è venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo.» Come nei giorni di Noè, così Dio vuole ricordarsi del Suo patto, Egli ha giurato per Sé Stesso.
In Genesi cap. 9, noi leggiamo in merito a quello che Dio ha fatto in quel tempo. Genesi cap. 9, e vi chiedo di prestare attenzione. Questo patto è un patto in generale con tutta la terra e con tutti i suoi abitanti. Dopo viene il patto che Dio ha fatto personalmente con Abrahamo, poi viene il patto che Dio ha fatto personalmente con Israele, il popolo chiamato fuori. Qui, in Genesi cap. 9, dal verso 8 dice: «Poi Dio parlò a Noè e ai suoi figliuoli con lui, dicendo: “Quanto a me, ecco, stabilisco il mio patto con voi e con la vostra progenie dopo voi”.» Salto il verso 10. Verso 11: «Io stabilisco il mio patto con voi, e nessuna carne sarà più sterminata dalle acque del diluvio, e non ci sarà più diluvio per distruggere la terra.» In primo luogo Dio disse: Io faccio un patto con voi, e con la vostra progenie;» e dopo Egli trasferisce questo patto a tutta l’umanità, e nel verso 13 dice: «Io pongo il mio arco nella nuvola, e servirà di segno del patto fra me e la terra.» Nel verso 17: «E Dio disse a Noè: “Questo è il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni carne che è sulla terra”.»
Ogni volta che appaiono le nuvole e Dio pone l’arcobaleno tra le nuvole, Egli si ricorda che non distruggerà di nuovo la terra con il diluvio. Fino ad oggi non è avvenuto alcun diluvio, e lo scorso venerdì ho visto due volte l’arcobaleno. Stavo leggendo la Parola, ed ecco che guardando in direzione di Dusseldorf, tutto divenne buio, ed io pensai dentro di me, guardando fuori dalla finestra, ed ecco che all’improvviso apparve l’arcobaleno, all’improvviso se ne andò e poi apparve per la seconda volta, con tutti i colori, con tutti i sette colori, veramente straordinario. Ed io pensai: «Oh Dio, tu l’hai detto, la Tua Parola è per sempre vera.» E, come vedremo ora, come Dio ha mostrato continuamente questo arcobaleno, Egli l’ha mostrato. Naturalmente Egli ha detto che fintantoché avrebbe visto l’arcobaleno si sarebbe ricordato del Suo patto. Andiamo in Genesi cap. 17, qui leggiamo, Genesi 17, verso 21: «”Ma fermerò il mio patto con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno venturo”. E quand'ebbe finito di parlare con lui, Iddio lasciò Abrahamo.» Quando leggiamo in Genesi 15, qui c’è il patto con Abrahamo. Dunque, come leggiamo ora, con Isacco. Genesi 15, verso 18: «In quel giorno l'Eterno fece patto con Abramo, dicendo: “Io do alla tua progenie questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate”.» Continuamente un patto che Dio ha fatto con i singoli, e dopo con la Chiesa d’Israele, e poi anche con noi sulla croce del Calvario. Lasciate che legga queste Scritture, ed io chiedo a Dio che possano penetrare profondamente nei nostri cuori, che noi siamo il popolo del patto, la proprietà di Dio. Dio ha fatto un patto con noi, ed Egli ci ha dato tutte le promesse tramite la Sua grazia, esse sono incluse in questo patto. Dopo abbiamo in Esodo cap. 2, Esodo cap. 2, questo breve accenno nel verso 24. Esodo 2, verso 24: «E Dio udì i loro gemiti; e Dio si ricordò del suo patto con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe.» Quando Dio udì i gemiti dei figliuoli d’Israele, allora si ricordò del Suo patto con Abrahamo, Isacco e Giacobbe.
Ora vediamo come Egli si ricorda di questo patto, Esodo 24, forse, prima potremmo leggere Esodo 12, per comprendere meglio Esodo 24 in questo collegamento. Esodo 12, qui abbiamo l’Esodo dall’Egitto; ed è stata una bella domanda proprio prima in ufficio, riguardo al sacrificio che era fatto là. Ma leggiamo ora Esodo 12, verso 13: «E quel sangue vi servirà di segno sulle case dove sarete; e quand'io vedrò il sangue passerò oltre, e non vi sarà piaga su voi per distruggervi.» E dopo, in Esodo 24, dal verso 6, qui si parla del popolo del patto, del Libro del patto e del sangue del patto. Esodo 24, dal verso 6: «E Mosè prese la metà del sangue e lo mise in bacini; e l'altra metà la sparse sull'altare. Poi prese il libro del patto e lo lesse in presenza del popolo, il quale disse: “Noi faremo tutto quello che l'Eterno ha detto, e ubbidiremo”. Allora Mosè prese il sangue, ne asperse il popolo e disse: “Ecco il sangue del patto che l'Eterno ha fatto con voi sul fondamento di tutte queste parole”.» Dio ha fatto un patto, Egli ha dato la Sua Parola, e se volete leggerlo, dopo la Parola fu posta nell’Arca del Patto, e Giosuè insieme con la Parola, insieme con l’arca attraversò il fiume Giordano entrando nella terra promessa; poiché le promesse, il contratto, il patto era stato fatto, ma doveva portare l’Arca con lui, poiché lì dentro c’era la Parola di Dio. Il popolo del patto è sotto il sangue del patto e porta la Parola del patto. Proprio così chiaro come il cristallo, così Dio l’ha dato, e come nell’Antico Testamento è stata posta nell’Arca, oppure come dopo è stata scritta nell’Antico Testamento, e poi anche come è stata scritta nel Nuovo Testamento.
La Parola in Marco cap. 14, si può leggere in ogni Cena del Signore, si può leggere realmente in ogni occasione. Marco cap. 14, e qui noi leggiamo il verso 23. Marco 14, verso 23: «Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. E disse loro: Questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti, il quale è sparso per molti.» Fratelli e sorelle, noi siamo redenti, in realtà Satana dovrebbe prendere nota che noi, per tutta l’eternità, siamo diventati proprietà di Dio. E dall’altro lato, nessuno attraversa simili prove come i credenti. Ma ora, veniamo al punto principale, riguardo i fratelli nel ministero; quegli uomini che portavano l’arca, loro sapevano che la Parola di Dio era nell’Arca del Patto. Non dovevano essere preoccupati di cosa sarebbe stato con il fiume Giordano, poiché Dio comandò Giosuè e gli disse: «L’Arca del Patto sia portata sulle spalle dei sacerdoti.» E non appena i primi misero i piedi sulle acque, allora fu diviso, e il Giordano in quel tempo straripava. Dio è là dove vi è la Sua Parola.
Fratelli e sorelle, noi possiamo contare sempre più sulle benedizioni di Dio. Forse posso menzionarlo qui, noi abbiamo la testimonianza di una ragazza di sei anni, con un cancro alle ghiandole linfatiche, ella doveva essere trattata sempre più con la chemioterapia, posso dirlo qui, posso menzionarti per nome. Ed ecco che Dio ha fatto un miracolo, la ragazza è guarita, i medici l’hanno mandata a Vienna per essere esaminata là, e continuamente viene sempre la stessa notizia, ogni cosa è in ordine. Dio risponde alle preghiere. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. E, se una bambina di sei anni, che non aveva più capelli in testa, ed era realmente in una condizione grave. Allora ci si può piazzare in questa situazione, ma Dio è così fedele, Dio risponde alle preghiere. E come vediamo proprio ora, tutte le promesse di Dio sono naturalmente si e amen, e noi entriamo in questo anno con fiducia, con fede, che questo non è accaduto a causa nostra, ma a motivo della Parola di Dio. Dio si ricorda del Suo patto, si ricorda del Suo popolo, Dio si ricorda delle sue promesse.
Quanto spesso lo enfatizzeremo qui, Dio naturalmente si ricorda del Suo patto, e in Malachia 3, nel primo verso, egli ha parlato pure dell’Angelo del Patto che entrerà nel Suo tempio. E dopo, anche alla fine del capitolo 4… qui in Malachia in cap. 3, verso 1: «Ecco, io vi mando il mio messaggero; egli preparerà la via davanti a me. E subito il Signore, che voi cercate, l'Angelo del patto, che voi bramate, entrerà nel suo tempio. Ecco ei viene, dice l'Eterno degli eserciti.» L’Angelo del Patto, noi potremmo esaminare le Scritture, la legge fu data da angeli, il Signore quale Angelo del Patto, e tutti gli angeli erano con Lui, e noi siamo così riconoscenti che Egli è l’Angelo del Patto. E come abbiamo letto nella citazione del fratello Branham, nell’Antico Testamento: Angelo del Patto, nel Nuovo Testamento Egli è Avvocato, Egli divenne molte cose, naturalmente Egli deve essere ed è diventato tutto in tutti. Egli è l’Agnello di Dio, il Mediatore, l’Avvocato, Sommo Sacerdote, Re, Sacerdote, Profeta, Figlio d’Abrahamo, Figlio di Davide, Figlio dell’uomo, Figlio di Dio, Egli è tutto in tutti. Egli divenne tutto in tutti per noi, cosicché in ogni ambito Egli potesse fare ogni cosa, affinché nessuno abbia bisogno di perdere la speranza, ma che ognuno sia aiutato nel giorno della salvezza. Per noi, la cosa principale è che Dio ha fatto un patto con noi, con Abrahamo, con Isacco, con Noè, Egli ha fatto un patto con tutta la terra, Egli ha fatto un patto con il popolo d’Israele, Egli ha fatto un patto con la Chiesa, Egli ha fatto un patto. E io vi dico ancora una volta, noi tramite la Sua grazia possiamo essere il popolo del Nuovo Patto.
In Ebrei 8 è stato tracciato: «Se il primo Patto fosse stato perfetto, non ci sarebbe stato bisogno di fare un secondo Patto.» Ebrei cap. 8, qui è scritto, nel verso 7, forse dobbiamo leggere pure il verso 6. Ebrei 8, dal verso 6: «Ora però egli ha ottenuto un ministero tanto superiore quanto migliore è il patto fondato su migliori promesse, del quale egli è mediatore. Perché se quel primo patto fosse stato senza difetto, non vi sarebbe stato bisogno di sostituirlo con un secondo.» E dopo, «Dio, biasimando il popolo, dice: “Ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io concluderò con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, un patto nuovo; non come il patto che feci con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto; perché essi non hanno perseverato nel mio patto, e io, a mia volta, non mi sono curato di loro, dice il Signore. Questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: io metterò le mie leggi nelle loro menti, le scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo”.» E nel momento in cui questo accade, sia adempie il verso 11: «Nessuno istruirà più il proprio concittadino e nessuno il proprio fratello, dicendo: "Conosci il Signore!" Perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro.» Ed ora viene la meravigliosa affermazione: «Perché avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati.» Alleluia, lode al nostro Dio, «Dicendo: un nuovo patto”, egli ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia è prossimo a scomparire.»
Qui abbiamo, ci viene mostrato qui che Dio ha fatto realmente un nuovo patto, che Egli ha scritto la Sua Parola nei nostri cuori. Lasciatemi dire qui con riverenza, lasciatemi dire qui, la difficoltà con molti si trova nel fatto che essi hanno ricevuto il messaggio con la loro testa, e hanno compreso il messaggio con la loro mente, e i cuori rimangono vuoti. La rivelazione non viene nella testa, la rivelazione viene nel cuore: «Figlio mio, figlia mia, dammi il tuo cuore.» Dio non ha detto: «Io vi darò una nuova testa»; Egli ha detto: «Io vi darò un nuovo cuore, farò un nuovo patto con voi, e dopo sarò il vostro Dio e voi sarete Mio popolo.» Dio ha detto in riferimento a Israele, che divenne infedele al Suo Patto e che Egli dovette ritirarsi, lasciandoli andare per le loro vie; e le loro vie li condussero di perdizione in perdizione, di persecuzione in persecuzione, essi andarono di nazione in nazione. Solo perché non ricevettero la Parola nei loro cuori, ma rimasero nelle loro tradizioni.
Fratelli e sorelle, riceviamo la Parola di Dio nei nostri cuori, per averla rivelata da Dio e comprenderla nella giusta maniera. Anche riguardo al ministero del fratello Branham, anche là ci sono i più intollerabili fraintendimenti. E ci si può chiedere: Perché? E la risposta sta realmente nel fatto che ricevono la Parola rivelata non tramite la rivelazione dello Spirito nei loro cuori, ma la ricevono con il loro intelletto, con la loro mente. E come abbiamo udito nella parola d’introduzione, tali fratelli causano divisioni e non hanno lo Spirito Santo. Chiunque ha lo Spirito Santo sarà guidato dallo Spirito in ogni verità. E dopo non abbiamo più bisogno di andare da un fratello per ammaestrarlo, dopo i predicatori possono sedere ad un tavolo e nessuno ammaestrerà l’altro, saranno amichevoli gli uni con gli altri, tutti ringrazieranno Dio per quello che Egli ha fatto. Ma nessuno avrà il desiderio di ammaestrare l’altro. Se noi siamo il popolo del Nuovo Patto, allora Dio parla ad ognuno di noi tramite la stessa Parola, e dopo riceviamo la stessa rivelazione. Con tutto il nostro cuore noi crediamo, e questo possa ascoltarlo tutto il mondo, noi crediamo con tutto il nostro cuore che il fratello Branham ha avuto una chiamata divina e un mandato, per il quale egli non aveva pregato, e neppure ne aveva il desiderio. Tuttavia è stato come con tutti i profeti, è stata una decisione di Dio. Cosa poteva fare Isaia, cosa poteva fare Geremia, cosa potevano fare i profeti, che Dio li aveva separati dal grembo della loro madre, per servire Lui e predicare la Sua Parola, essi erano i portavoce di Dio nel loro tempo. Siamo sinceri, specialmente quelli che hanno ascoltato molti degli evangelisti in televisione, e quelli che sanno un po’ di quello che va avanti, dov’è la chiamata divina, dove può essere vista, dove possiamo vedere un mandato divino, dov’è l’incarico divino, dov’è il messaggio divino.
Naturalmente abbiamo udito nell’ultimo cantico che ha cantato il coro, del messaggio dell’amore, dov’è il messaggio divino dell’amore e della grazia, in accordo con la Parola della promessa per questo tempo, appartiene alla Parola del Nuovo Patto, già nell’Antico Testamento è stato dato, ed è stato annunziato. Nel Nuovo Testamento è stato adempiuto ed è diventato una realtà, che Dio avrebbe mandato un profeta prima che venga il giorno terribile. Ma ora, non si tratta più di dare al profeta una posizione speciale, ma proprio come Paolo, Pietro e Giovanni il Battista, come essi ebbero il loro compito nel Regno di Dio. Dio ha preso i profeti, ha preso gli apostoli, e la Parola che essi predicavano è stata lasciata a noi. Non c’è bisogno di erigere un monumento, non c’è bisogno di decorare la tomba di un profeta, non dobbiamo fare un pellegrinaggio là, abbiamo bisogno di ricevere e credere la Parola di Dio che l’uomo di Dio ha annunziato secondo l’incarico di Dio, ed averla rivelata. Il nostro caro fratello mi ha chiesto oggi… in realtà vorrei dirlo domani, tuttavia, “che ne è ora con noi in questo luogo, e cosa crediamo di noi?” Fratelli e sorelle, noi non crediamo in noi stessi, noi crediamo nel Signore nostro Dio che si è rivelato a noi in Gesù Cristo, e che è diventato nostro Salvatore. Il fatto che abbiamo ricevuto una parte nella proclamazione, questa è semplicemente grazia, ma nella stessa maniera ci sono fratelli in tutto il mondo ai quali è stata affidata la stessa proclamazione. Il fatto che Dio ha guidato in tale maniera, che noi in questo luogo possiamo portare la Parola in tutto il mondo, questa non è stata pure la mia o la nostra decisione, questo l’ha deciso Dio prima della fondazione del mondo; poiché è scritto che il Vangelo eterno è predicato in tutte le nazioni come testimonianza. E io dico ancora una volta, Dio ci ha dato la meravigliosa grazia di avere parte in quello che Egli fa proprio ora. Anche questo l’abbiamo detto molte volte in questo luogo, è sempre necessario essere collegati con l’operato di Dio.
Quello che Dio fa ora è per prepararci a quello che Egli deve ancora fare. C’è stata la fase del ministero del fratello Branham, ed ha avuto il suo posto. Il piano di salvezza è impensabile senza di esso, poiché egli era il profeta promesso. Ma ora, girare nei circoli e girare intorno al profeta non è di beneficio ad alcuno, ma continuare con quello che Dio sta facendo sin da quel tempo, per avere parte in ciò. Per avere parte in quello che Dio fa tuttora, per essere collegati. Un’opera di Dio è collegata con la successiva opera di Dio. Prendete semplicemente tutti i risvegli, il risveglio al tempo di Lutero fu la preparazione per il risveglio al tempo di Wesley, fu la preparazione per il risveglio di John Smith; altri entrarono in scena, e questa fu di nuovo la preparazione per il risveglio successivo che Dio aveva dato, continuamente. E come diceva il fratello Branham: “Io sono venuto a voi Pentecostali, perché voi avete ricevuto l’operato di Dio”. Pensate ora indietro di molti anni, pensate semplicemente indietro, non necessariamente al 1909, quando la dichiarazione di Berlino diceva che: «il Movimento Pentecostale viene dall’inferno,» e via dicendo.
Pensate semplicemente indietro, tutte le denominazioni rigettarono l’operato dello Spirito, lo rigettarono in realtà fino al «Concilio Vaticano II.» Solo da quel tempo in poi, da quel tempo in poi le chiese si aprirono e David Duplessis, Mister Pentecoste, io ero con lui a Roma, egli era seduto e io stavo predicando nella chiesa di John M., ma egli andò in Vaticano, parlò in merito al battesimo con lo Spirito Santo, pregò per il Cardinale Bea, egli portò le cose carismatiche nel Vaticano, nel 1964, quando io ero a Roma. Io ho testimoniato e sperimentato personalmente ogni cosa, come tutto è iniziato. E in realtà, non è iniziato con i Battisti o con i Metodisti, ma è iniziato nel Vaticano, nella Chiesa Cattolica Romana, e dopo ciò è proseguito in tutte le altre. Con la differenza che queste persone non hanno una conversione, non hanno una nuova nascita, non hanno avuto una diretta esperienza con Dio. Parlano soltanto in lingue, balbettando alcune sillabe, agitandosi un po’, e pensando che sia questo, tuttavia Dio ha permesso in questo modo. Con questo voglio dire semplicemente che nel tempo in cui il fratello Branham predicava, ogni cosa era contro il Movimento Pentecostale, contro l’operato dello Spirito Santo, nient’altro che rigettare e ancora rigettare. E poi, poi, poi vennero gli Uomini d’Affari del Pieno Vangelo, dove Dio aprì le porte intorno al 1963 e anche in seguito. In breve tempo le porte furono chiuse di nuovo e il fratello Branham disse: «Devo farmi una tenda perché tutte le porte sono chiuse.» Ma quello che voglio dire è che il messaggio divino non è mai stato ricevuto dal grande pubblico, sono sempre stati i singoli individui che sono stati chiamati fuori, ai quali Dio poteva rivelare Sé stesso, ai quali poteva parlare. Ma per noi, il primo atto è stato realmente il ministero del fratello Branham, e a lui fu detto, non a me, a lui fu detto: «Come Giovanni il Battista è stato mandato per precedere la prima venuta di Cristo, così tu sei mandato con un messaggio che precederà la seconda venuta di Cristo.»
Naturalmente, egli è andato a Casa, ma il messaggio è rimasto con noi, e questo noi lo portiamo in tutto il mondo. Noi non siamo fanatici, non predichiamo William Branham, noi predichiamo Gesù Cristo il crocifisso, il crocifisso, il risorto, e il Signore e Salvatore che ritorna; il Quale è il Primo e l’Ultimo. Lasciate che riassumiamo, Dio ha fatto un patto con Noè, con l’umanità, Dio ha fatto un patto con Abrahamo, con Isacco, con Giacobbe. Dio personalmente ha parlato all’uomo, ed Egli fa un patto con coloro a cui parla. Se Dio può parlare a noi, se si può indirizzare a noi, allora noi sappiamo che è Lui, è Lui che ci include nel patto, che possiamo essere il Suo popolo, che i nostri peccati sono perdonati, la nostra colpa è coperta, la lettera d’accusa è stata stracciata. Solo il nemico può tirare fuori delle colpe, ma questo non conta, egli è un bugiardo, affinché egli non possa affermare altro, il Signore ha stracciato la lettera d’accusa, l’ha stracciata, il nemico non ha nulla con cui venire, egli può soltanto ingannare, egli non ha nulla con cui venire e mostrarcela, poiché la lettera d’accusa è stata stracciata, l’umanità è stata riconciliata con Dio, e tutti quelli che sono inclusi in questo patto sono sotto il sangue. Noi l’abbiamo visto nell’Antico Testamento: La Parola del Patto, il popolo del Patto, il sangue del Patto. La Chiesa del Nuovo Testamento è redenta tramite il sangue dell’Agnello, è la proprietà di Dio, e noi riceviamo la Parola del Patto, tramite il sangue del Patto che è stato sparso per noi. E il nostro Signore e Redentore è entrato naturalmente con il Suo proprio sangue nel Luogo Santissimo, e l’ha messo nel seggio di grazia. Perciò, anche noi stasera possiamo venire a Lui in piena fiducia, senza ira, senza dubitare, e credendo che noi siamo riconciliati con Dio, che Egli ci ha fatto grazia, che rivela Sé stesso a noi, che ci rivela la Sua Parola, e che realmente possiamo dire giustamente: «Noi siamo la Chiesa del Nuovo Patto.»
E, se il Signore vide già il sangue dell’agnello, di un animale, e dopo passò oltre, o l’angelo distruttore passò oltre; quanto più l’angelo distruttore deve passare oltre quando egli vede il sangue dell’Agnello, il sangue dell’Agnello. Quante volte l’abbiamo cantato: «Il Sangue dell’Agnello ci purifica, il Sangue dell’Agnello ci purifica.» Benedetto e lodato sia il Signore, non dimenticatelo, noi siamo figli del Nuovo Patto, la Chiesa del Nuovo Patto, riconciliati con Dio, figli e figlie di Dio, ai quali Dio ha fatto grazia di ascoltare la Sua Parola in questo tempo, di essere d’accordo con Lui, essendo ammaestrati da Dio. A Lui, l’Onnipotente Dio, sia la lode e l’onore ora e per sempre. Amen.
Alziamoci in piedi e cantiamo il coro… Fratello, qual è il titolo di questo coro? «Il Sangue dell’Agnello ci purifica, il Sangue dell’Agnello ci purifica.»
[L’assemblea canta. –Ed.]
Chiniamo i nostri capi, apriamo i nostri cuori davanti a Dio. Vorrei chiedere se qualcuno vuole essere incluso in questa preghiera. Per favore, alzate la mano affinché possiamo portarvi davanti al trono di grazia. Fratelli e sorelle, anche se la Parola è stata predicata in debolezza, per favore, ricevetela per fede. Come è certo che il Signore Dio ha parlato personalmente a Noè, ha parlato personalmente ad Abrahamo, è apparso personalmente in Gesù Cristo nella forma di un uomo, facendo un patto con noi; così è certo che Egli parla personalmente con ognuno di noi. Dio rivela la Sua Parola fresca dal trono, noi non viviamo nel tempo della conoscenza, noi viviamo nel tempo della rivelazione, e ringraziamo Dio con tutto il nostro cuore per quello. Forse abbiamo alcuni a cui la Parola di Dio non è stata pienamente rivelata, che ancora non sentono che il Signore ci parla personalmente. Paolo era solo un portavoce, Pietro era solo un portavoce, Giovanni il Battista era solo il preparatore della via, ma il Signore è la via, la verità e la vita, Egli è tutto in tutti. Il fratello Branham, il quale ebbe un ministero che nessun profeta ha mai avuto sulla terra, che solo il Signore stesso ha avuto, come Profeta, come Figlio dell’uomo; anche lui era solo un portavoce, solo un portavoce, un uomo mandato da Dio. Giovanni, un uomo mandato da Dio; William Branham, un uomo mandato da Dio, con il messaggio di Dio per il popolo di Dio. E chiunque ha orecchie per ascoltare, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Dio ha guidato in tale maniera che noi possiamo portare questo messaggio divino della Parola in tutto il mondo, dando l’ultima chiamata, chiamando fuori i veri credenti che appartengono alla Chiesa Sposa, affinché ognuno abbia la possibilità di prendere la decisione per il Signore.
Per alcuni la Parola è predicata quale testimonianza, per altri è la chiamata fuori, essi sentono che è il Signore che ci parla per mezzo della Sua Parola. E tutti noi che vogliamo avvicinarci di più a Dio, che abbiamo compreso ogni cosa in modo giusto tramite rivelazione, come Dio l’ha data, vogliamo pregare ora, credendo e confidando. Non dobbiamo tremare o esitare, veniamo solo con un cuore contrito, veniamo con uno spirito umile, veniamo con riconoscenza, e ora pregheremo insieme, adorando Dio in Spirito e verità, e ringraziandoLo, che noi in mezzo a sei miliardi di persone siamo stati reputati degni, insieme con tutti i nostri fratelli e le sorelle in tutto il mondo, che ora sono pure uniti a noi nel Signore per ascoltare quello che Dio ha da dirci ora, per crederla ed averla rivelata.
Fratelli e sorelle, ora ringraziamo il Signore insieme. Fratello Russ, vieni ora e ringrazia con noi. Padre Celeste, Ti ringraziamo con tutto il nostro cuore per la Tua preziosa e santa Parola che Tu ci hai dato per grazia, hai aperto pure il nostro intendimento per la Tua Parola, Signore, e apri i nostri occhi affinché possiamo vedere. Noi ti ringraziamo con tutto il nostro cuore per questo, e ti chiediamo ora, per favore benedici tutti quelli che hanno alzato la mano, che hanno il desiderio di essere riempiti con la potenza dall’alto. Dona grazia fedele Signore, e benedici tutti dalle ricchezze della Tua grazia. Dona loro il Tuo Spirito, per favore donaLo per mezzo della Tua grazia, dona loro intendimento per la Tua Parola, e dona loro amore per la Tua Parola, noi lo chiediamo nel meraviglioso nome di Gesù, e ti ringraziamo per la Tua presenza Signore, perché Tu sei presente, Signore, Tu sei presente. Come potremmo non lodarti ed esaltare il Tuo nome, Signore, poiché Tu hai fatto grandi cose in ognuno di noi. Per favore Signore, vivifica, vivifica la Tua opera, rivela il Tuo braccio, conferma la Tua Parola che abbiamo udito, noi lo chiediamo nel nome meraviglioso di Gesù. Dite ancora una volta “Alleluia.” Lode a Dio, Egli ha visitato meravigliosamente il Suo popolo, si è levato dall’alto e ci ha visitati. Grazie a Te, lode a Te, lode, onore e gloria. Benedici con noi tutta la terra, in ogni popolo, lingua e nazione. O Signore…
«Meraviglioso, meraviglioso, Gesù è il Signore,» cantiamolo, cantiamolo insieme. «Meraviglioso, meraviglioso, Gesù è il Signore,»
Benissimo, continuate a pregare, continuate a ringraziare, lode e ringraziamento siano al Signore. Alleluia, in questa prima riunione vogliamo ringraziare Dio, e fiduciosi vogliamo guardare al futuro senza passare accanto. Fratelli e sorelle, se il Signore ci ha parlato, allora diciamo: Amen.
Padre Celeste, ancora una volta Ti ringraziamo con tutto il nostro cuore, che Tu sei un Dio personale, Tu sei Creatore, sei Redentore, sei Re, sei Giudice, Tu sei tutto in tutti. Tu hai parlato personalmente al Tuo profeta, Ti sei seduto e hai mangiato con Abrahamo, così è scritto in Genesi 18, Tu hai parlato a Mosè faccia a faccia, e con i profeti. Tu hai dato loro istruzioni, hai dato loro visioni, e noi Ti ringraziamo per il ministero del Tuo profeta nel nostro tempo. Tu hai attirato la nostra attenzione a Te e alla Tua Parola, e per questo Ti ringraziamo con tutto il nostro cuore, che abbiamo compreso che un profeta è un cartello indicatore, un preparatore della via, un predicatore della verità; ma Tu sei la via, la verità e la vita, tu sei tutto in tutti. E perciò, noi Ti adoriamo, noi Ti adoriamo, e Ti diamo l’onore e la gloria, da ora in poi, da ora in poi e per tutta l’eternità. Alleluia.
«Io Lo Amo, Io Lo Amo.»
[L’assemblea canta. -Ed]